09/09 2016

"Si stava meglio sotto l'Austria"

Verso i "Colloqui bolzanini di Storia regionale" #5

Ci avviciniamo ai "Colloqui bolzanini di Storia regionale". Alcuni dei temi che andremo a trattare vi presentiamo in anticipo qui parlando con i relatori.
Il post-doc Michele Toss della Fondazione museo storico del Trentino ci parla della particolarità dell'antifascismo nel ventennio nella odierna regione Trentino-Alto Adige

Signor Toss, l’antifascismo in Trentino-Alto Adige nel Ventennio fascista si esprimeva in modo diverso da quello nel resto d’Italia?
Nel Trentino-Alto Adige l’antifascismo popolare si arricchisce di una componente che non troviamo nel resto della penisola italiana. La penetrazione del fascismo in questa regione di confine contribuì ad accrescere in maniera determinate una serie di tensioni, che erano già presenti prima dell’annessione all’Italia, legate alle divisioni nazionali, culturali e di appartenenza comunitaria tra “italiani” e “austriacanti”, favorendo l’indebolimento di un’identità regionale già di per sé problematica. Questi particolari conflitti si mescolarono agli altri fattori di opposizione al regime.

Ci può fare qualche esempio di questo antifascismo?
Gli arresti per aver gridato «W l’Austria e abbasso l’Italia», per aver espresso commenti come «si stava meglio sotto l’Austria», i numerosi processi per vilipendio alla bandiera italiana e le risse che scoppiavano nelle osterie tra le diverse fazioni “nazionali” offrono interessanti esempi.
«Giunga dappertutto dove vi sono tedeschi / il lamento della voce che / manifesta il dolore / della tirannide del Fascio / giunga al cielo la voce implorante / che spinge il popolo tedesco alla vendetta / per il Südtirol per il Südtirol», così recitava un verso de «La nuova canzone di Hofer», sequestrata nel maggio 1928 a Bolzano.Nello stesso anno, qualche mese prima, a Trento venne arrestato un individuo per aver pronunciato pubblicamente: «a morte l’Italia e gli italiani e sempre viva l’Austria vincitrice. Il fascismo non mi fa paura, né quelli con la camicia nera, perché l’Austria è sempre la più forte». Sono solo alcuni esempi per mostrare come l’opposizione al fascismo, in questo territorio, si complica e assume una particolare connotazione che prendeva vita dai contrasti latenti che percorrevano in profondità la regione.

 

La relazione di Michele Toss, "La bandiera italiana è una porcheria, evviva l'Austria". Il Trentino-Alto Adige nel ventennio fascista: un'identità divisa, si terrà venerdì 16 settembre 2016 alle ore 11.30 nel Kolping di Bolzano. L'intervento sarà tradotto simultaneamente in tedesco.

Per il programma dei "Colloqui bolzanini di storia regionale" clicca qui.
Gli abstracts degli interventi si possono leggere qui.


Il Countdown fin'ora:

Verso i "Colloqui bolzanini di Storia regionale" #1: A bisserl Wien in New York

Verso i "Colloqui bolzanini di Storia regionale" #2: W il traffico!

Verso i "Colloqui bolzanini di Storia regionale" #3: L'invenzione del Veneto

Verso i "Colloqui bolzanini di Storia regionale" #4: Knödel e Kaiserschmarren in Abissinia