"Besser gings uns unter Österreich"
Countdown zu den "Bozner Gesprächen zur Regionalgeschichte" #5
Wir nähern uns den "Bozner Gesprächen zur Regionalgeschichte"! Einige der vielen Themen wollen wir hier - vorab und in unregelmäßigen Abständen - kurz vorstellen.
Der Post-Doc Michele Toss von der Fondazione Museo storico del Trentino führt uns ein in die regionale Spezifik des Antfaschismus in Trentino-Südtirol
Signor Toss, l’antifascismo in Trentino-Alto Adige nel Ventennio fascista si esprimeva in modo diverso da quello nel resto d’Italia?
Nel Trentino-Alto Adige l’antifascismo popolare si arricchisce di una componente che non troviamo nel resto della penisola italiana. La penetrazione del fascismo in questa regione di confine contribuì ad accrescere in maniera determinate una serie di tensioni, che erano già presenti prima dell’annessione all’Italia, legate alle divisioni nazionali, culturali e di appartenenza comunitaria tra “italiani” e “austriacanti”, favorendo l’indebolimento di un’identità regionale già di per sé problematica. Questi particolari conflitti si mescolarono agli altri fattori di opposizione al regime.Ci può fare qualche esempio di questo antifascismo?
Gli arresti per aver gridato «W l’Austria e abbasso l’Italia», per aver espresso commenti come «si stava meglio sotto l’Austria», i numerosi processi per vilipendio alla bandiera italiana e le risse che scoppiavano nelle osterie tra le diverse fazioni “nazionali” offrono interessanti esempi.
«Giunga dappertutto dove vi sono tedeschi / il lamento della voce che / manifesta il dolore / della tirannide del Fascio / giunga al cielo la voce implorante / che spinge il popolo tedesco alla vendetta / per il Südtirol per il Südtirol», così recitava un verso de «La nuova canzone di Hofer», sequestrata nel maggio 1928 a Bolzano.Nello stesso anno, qualche mese prima, a Trento venne arrestato un individuo per aver pronunciato pubblicamente: «a morte l’Italia e gli italiani e sempre viva l’Austria vincitrice. Il fascismo non mi fa paura, né quelli con la camicia nera, perché l’Austria è sempre la più forte». Sono solo alcuni esempi per mostrare come l’opposizione al fascismo, in questo territorio, si complica e assume una particolare connotazione che prendeva vita dai contrasti latenti che percorrevano in profondità la regione.
Michele Toss spricht am Freitag, 16. September 2016 um 11.30 Uhr im Kolpinghaus Bozen über "La bandiera italiana è una porcheria, evviva l'Austria". Il Trentino-Alto Adige nel ventennio fascista: un'identità divisa. Der Vortrag wird simultan ins Deutsche übersetzt.
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Der bisherige Countdown:
Countdown zu den "Bozner Gesprächen zur Regionalgeschichte" #1: A bisserl Wien in New York
Countdown zu den "Bozner Gesprächen zur Regionalgeschichte" #2: Es lebe der Transit!
Countdown zu den "Bozner Gesprächen zur Regionalgeschichte" #3: Die Erfindung des Veneto
Countdown zu den "Bozner Gesprächen zur Regionalgeschichte" #4: Knödel und Kaiserschmarren in Abissinien