09/05/2018, 18:00
Bolzano/Bozen

La ragione del dialogo

Aldo Moro e l'Alto Adige

Ricorre in queste settimane il quarantesimo anniversario del sanguinoso rapimento, della prigionia e dell’assassinio di Aldo Moro ad opera delle Brigate Rosse. Moro (1916-1978) fu una figura centrale nell’Italia del dopoguerra. Tra i fondatori della Democrazia Cristiana, deputato all’Assemblea costituente, più volte ministro e cinque volte Presidente del Consiglio dei ministri (dal 1963 al 1968, dal 1974 al 1976). Come Capo del Governo ebbe un ruolo importante nel processo che portò alla scrittura del cosiddetto Pacchetto, l’insieme di norme che costituiscono la seconda autonomia altoatesina. Fu determinante la sua lungimiranza anche per la fondazione della diocesi di Bolzano-Bressanone, nata nell’agosto del 1964. Quando fu rapito e ucciso Moro era presidente del partito della Democrazia Cristiana.

L’importanza di Aldo Moro per la storia dell’Alto Adige è al centro di un pomeriggio intenso organizzato dal Centro per la Pace, dalla Caritas diocesana e dall’associazione Storia e Regione per il 9 maggio (ore 18), nell’anniversario dell’uccisione dello statista.

Partecipano Paolo Valente (storico e direttore della Caritas diocesana), Maurizio Ferrandi (giornalista e storico), Leopold Steurer (storico) e gli ex parlamentari Giorgio Postal e Karl Zeller.

QUANDO: 9 maggio 2018, ore 18.00
DOVE: Sala di rappresentanza, Comune di Bolzano, Vicolo Gumer 7